Il territorio

Il settore nord-orientale della Provincia di Bergamo è un osservatorio privilegiato per analizzare, partendo dalle vie di comunicazione, le dinamiche che legano territori con caratteristiche e potenzialità economiche differenti.

L’esistenza a nord di importanti comparti minerari come quello della Val Grigna, dell’Alta Valcamonica, della Valle di Scalve, dell’Alta Valle Seriana e della Val Parina, la morfologia caratterizzata da montagne e laghi e, contemporaneamente, il facile accesso alla pianura hanno nei millenni condizionato gli insediamenti umani ed i percorsi che, grazie a questo ruolo di raccordo, hanno ricoperto nel tempo una funzione centrale.

Un territorio di cerniera, dunque, che reca ancora oggi i segni più o meno visibili di questa importante storia.

La Rete PAD – Paesaggi archeologici diffusi intende porre l’accento su questo peculiare aspetto, proponendo una lettura del territorio attraverso le testimonianze archeologiche, architettoniche e artistiche, la memoria toponomastica e i percorsi viari.

La ricerca archeologica ha prodotto molti dati in questi ultimi anni, anche sotto forma di restituzione al pubblico della storia più antica di quest’area, documentata dal Parco dei laghi fossili a Sovere. L’abitato di Lovere attesta l’importanza ricoperta dalla posizione di questo insediamento fin dalla Preistoria; il sito neolitico di altura di Rogno – Coren Pagà e quello dell’età del Bronzo di Casazza – Prato della Pieve rappresentano luoghi di controllo dei percorsi; gli insediamenti dell’età del Ferro di Parre e della Madonna della Torre di Sovere e quello romano di Casazza segnalano la presenza dei tracciati viari; le ville di Predore, Marone, Clusane e la ricca necropoli di Lovere rimarcano il ruolo fondamentale di queste località in epoca romana.

La Galleria dell’Accademia Tadini, con la sua raccolta formatasi nel passaggio tra Sette e Ottocento, documenta il primo approccio all’archeologia, quello finalizzato alla scoperta di opere d’arte da valorizzare per la loro qualità estetica; il Museo Cavellas e l’area archeologica, l’Antiquarium e l’area archeologica di Parra, ma anche i siti di Madonna della Torre e del lago documentano invece un approccio moderno al territorio, che non si accontenta del reperto di scavo ma vuole restituire un’esperienza identitaria.

Tutto ciò racconta l’importanza di questo territorio e dei percorsi che lo attraversavano sin dalle epoche più antiche.

I luoghi da visitare

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